Bando concorso fotografico "Vie Di Fuga" 12a edizione
L'Associazione Culturale Benefica Matteo Cazzani in accordo di collaborazione con Comune di Vigevano - Assessorato alla Cultura e ASCOFOTO indice la 12a edizione del Concorso Fotografico a premi "Vie di Fuga"
Sintesi
- Primo Premio Assegnato: EUR 500.00, premio sponsorizzato da STAV Spa
- Secondo e Terzo premio: menzioni speciali e segnalazioni
- Termini di consegna: 9/12/2014 ore 17
- Premiazione: 13/12/2014 ore 11 presso la Sala dell'Affresco del Castello Visconteo Sforzesco di Vigevano
- Direttore Artistico: Giovanna Fiorenza
- Allestimento: Arch. Michele Cazzani per Archizero
- Si prega di prendere visione del relativo bando
- Si valutano progetti fotografici per esposizione fuori concorso
- Info: 340 9151 514, Giovanna.fiorenza@libero.it
Obiettivi
- Promozione degli artisti e dell'arte fotografica
- Incentivare la produzione artistica
- Sostenere gli artisti per un attivo coinvolgimento delle attivita' svolte sul territorio Nazionale e Vigevanese in particolare.
Tema
Il concorso fotografico "Vie di Fuga" e' a tema fisso sin dalla prima edizione ed offre all'artista ampie possibilita' interpretative. Diverse sono le accezioni con cui intendere il concetto di fuga, per le arti visive e' immediato il riferimento alla fuga prospettica rinascimentale; cosi' come per alcuni la fuga e' il tentativo di uscire, scappare dalla quotidianita', viaggio fisico o mentale. Accezioni etiche, politiche, passionali...
Ammissione al Concorso
- Presentazione di un solo elaborato fotografico stampato su carta nel formato: 20 x 30 cm, in bianco e nero o colori
- Relazione scritta: max 15 righe
- Specificare: Cognome e Nome dell'autore, titolo, anno di esecuzione, tecnica di realizzazione.
- Profilo artistico/professionale o Curriculum
- Liberatoria per la cessione dell'elaborato, con la quale si autorizza l'ente organizzatore all'esposizione o pubblicazione dell' immagine sotto qualsiasi forma e supporto.
- Dichiarazione dell'originalita' della fotografia
- Obbligatoriamente nel retro della fotografia devono essere indicati: nome, cognome, email, telefono, edizione concorso (12a edizione)
Termini di consegna
Scadenza: 9 dicembre 2014 ore 17. Il plico dovra' indicare come oggetto: Premio Matteo Cazzani, Concorso Fotografico "Vie di Fuga 12a edizione" e contenere tutta la documentazione richiesta. Inviare o consegnare i materiali ad una delle seguenti segreterie:
- STAV S.p.a., viale Agricoltura 43, Vigevano (PV), tel 0381 340211
- Studio Archizero, via San Calocero 3, Milano, tel 02 36586525
Direzione Artistica
La direzione artistica e' affidata alla Dott.ssa. Giovanna Fiorenza, regista e art promoter. La giuria sara' presieduta da un Presidente e composta da esponenti del panorama Culturale Italiano. Essa selezionera' le tre opere finaliste e ad insindacabile giudizio nominera' l'artista vincitore del primo premio. Sempre a sua discrezione verra'fatta la selezione delle opere che andranno a costituire il corpus di una mostra.
Premi
Primo Premio Assegnato e' di EUR 500.00. Secondo e Terzo premio: menzioni speciali.
Impiego
L'elaborato vincente sara' utilizzato per fini promozionali in qualsiasi forma e supporto a discrezione dell'ente organizzatore cedendo a quest'ultima i diritti per il suo utilizzo.
Responsabilita'
L'organizzazione del concorso, non si assume responsabilita' alcuna per eventuali: furti, danneggiamenti e smarrimenti che le opere dovessero subire.
La partecipazione al concorso e' gratuita ed implica l'integrale accettazione del bando.
Vie di Fuga 2014, i vincitori
Primo Premio
Nicola Claudio Palermo. Per la composizione fotografica impeccabile e per una costruzione dinamica della composizione visiva. La palla in alto da raggiungere come una presa possibile del mondo un punto finito che e' la promessa del mondo. Per l'esplicitazione di un momento dionisiaco di vita, un momento assoluto di gioia, un respirare con il mondo volando alto nello spazio. La cultura e' un gioco di cui si accetta di far parte, un gioco collettivo liberatorio dalla realta' verso un "altrove".
Secondo Premio
Maria Caiazzo. Per la qualita' estetica e compositiva, l'interpretazione di una natura morta astratta ed evocativa, per la scala di grigi e di indaco elegante e raffinata. Le linee di fuga si delineano in diagonali che fuoriescono dalla cornice e si spingono verso un fuori. Il piccolo punto di luce che dona profondita' all'immagine e' fragile ha la suggestione di un sogno irraggiungibile, una luce fioca pregna di contenuto umano, di grande suggestione poetica.
Terzo Premio
Rita Caruso. Il volgersi e inserirsi della vita umana in una gigantesca scenografia naturale, in cui le pareti di pietra formano delle quinte dinamiche. La rappresentazione di una natura e di una cultura perfettamente integrata. La gradinata in pietra, i manufatti sul dorso degli asini rappresentano una cultura funzionale e perfettamente integrata della cultura nomade. Esseri come se provenissero da un mondo e si dirigessero verso un altro tempo un altrove sconosciuto.
Vie di Fuga 2014, menzioni speciali
1
Bimbo che legge. Candeago Emila. Per l'intensita' del bimbo che osserva seduto per terra, tra le cianfrusaglie, scarti di oggetti e curiosita', come se facesse parte di quel mondo di cose scartate ma in cui trova il suo spazio il suo motivo di esserci. Per la rappresentazione della curiosita' e l'interesse per cio' che il bambino sta facendo, forse non sa ancora leggere ma tutto il resto rimane fuori da se'.
2
Scala. Giulia Guzzardi. Una via di fuga verso l'infinito la scala che sporge aldila' dal tetto verso il cielo fino ad arrivare alle nuvole. Una citazione del fotografo Franco Fontana, che risemantizzato ora significa altro.
3
Orto. Ass.Valerio Daniel De Simoni. L'etica sociale per fuggire dal qualunquismo del mondo moderno, un rifugio in cui trovare un senso al proprio fare. Il coinvolgimento e la partecipazione di piu' culture tramite il "fare" si crea la comunicazione tra esseri umani. L'orto come terra di integrazione tra gli esseri viventi, uno scambio di semi: tu mi dai io ti do. Una composizione omogenea e compatta dove le braccia tese con lo scambio della piantina antropologicamente significa l'ospitalita' dello spezzare il pane.